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torino, storia di una capitale

Quarto comune italiano per popolazione e terzo polo economico del Paese, Torino è una città in grado di offrire a chi la visita una vastissima varietà di itinerari turistici, ideali sia per gli appassionati di arte e architettura, sia per i buongustai sia, nientemeno, per i cultori di magia e arti occulte.

Passeggiare sotto i grandiosi portici monumentali e visitare i numerosi musei, monumenti, chiese e basiliche di cui le vie cittadine sono costellate, fermandosi poi per una pausa golosa in un tipico caffè del centro per sorseggiare un caldo bicerin, è un’esperienza che solo Torino può offrire.

Visitare Torino significa intraprendere un percorso nel passato, nella storia e nelle emozioni che il tempo, in questi luoghi, sembra aver cristallizzato per sempre.

Tra le bellezze artistiche e architettoniche che hanno reso Torino famosa nel mondo non possiamo non ricordare

LA MOLE ANTONELLIANA
La storia di questa ardita e geniale costruzione inizia nel 1862 quando la comunità ebraica di Torino decide, a seguito dell’emancipazione a loro concessa da Carlo Alberto, di far edificare una Sinagoga. Il progetto, affidato all’estroso architetto Alessandro Antonelli, diviene però eccessivamente dispendioso per la comunità a causa degli elevati costi di costruzione dovuti alla scelta, da parte dell’Antonelli, di rendere la Sinagoga torinese la più grande d’Italia e la più alta d’Europa.
Il cantiere viene dunque rilevato dalla Città di Torino che sceglie di approvare le modifiche apportate e di dedicare l’edificio al Re Vittorio Emanuele II. La costruzione viene così ulteriormente modificata e innalzata sino a raggiungere i definitivi 167 metri, prevedendo inoltre sulla punta della guglia un genio alato (dai torinesi chiamato l’angelo).
Dopo 26 anni di lavori, nel 1889, la struttura della guglia è terminata e sulla sua punta viene issato il genio alato dorato. In seguito, grazie al contributo del figlio di Antonelli, Costanzo e dell’architetto Annibale Rigotti, che eseguirà le decorazioni all’interno, l’edificio vede il suo definitivo compimento. Attualmente la Mole ospita il Museo Nazionale del Cinema.

IL TEATRO REGIO
Le origini del Teatro risalgono all’inizio del XVIII secolo quando Vittorio Amedeo II decide di commissionare all’architetto Filippo Juvarra la progettazione e la costruzione di un nuovo grande teatro. L’intento viene però perfezionato solo qualche anno più tardi da Re Carlo Emanuele III il quale, in seguito alla morte di Juvarra, sceglie di affidare il progetto all’architetto Benedetto Alfieri. Il Regio Teatro di Torino viene edificato nel tempo record di due anni e inaugurato il 26 dicembre del 1740 con l’Arsace di Francesco Feo.
Da allora il Teatro Regio vanta centinaia di prime rappresentazioni diventando subito un punto di riferimento internazionale per la capienza, circa 2.500 posti, e le magnifiche decorazioni della sala.
I più grandi nomi della musica e dell’opera nazionale e internazionale eseguiranno qui le loro prime rappresentazioni fra cui Giacomo Puccini che terrà a battesimo Manon Lescaut (1893) e La bohéme (1896), e Richard Strauss, che nel 1906 dirige Salomè in “prima” italiana.
Il Teatro Regio dalla sua fondazione sino ad oggi, continua a essere, con la sua attività, il centro della vita culturale e artistica di Torino e del Piemonte ma non solo.

LA BASILICA DI SUPERGA. LA VETTA DI TORINO.
La Basilica di Superga nasce per volere del Duca Vittorio Amedeo II, a seguito di un voto fatto alla Madonna delle Grazie nel 1706, durante l’assedio dei Franco-Spagnoli in Piemonte.
La sua costruzione si deve a Filippo Juvarra, architetto messinese di Casa Savoia.
Il suo interno è arricchito da sei cappelle e da quattro altari, oltre l’Altare Maggiore, con statue e monumenti in marmo di Carrara, di particolare interesse sono le numerose tele d’altare e la cupola, ispirata alle opere romane di Francesco Borromini.
Nella Cappella del Voto, all’interno della Basilica, è conservata la Statua in legno della Madonna delle Grazie del Seicento, la stessa a cui si rivolse Vittorio Amedeo II per vincere la battaglia.
I sotterranei della basilica custodiscono uno storico e artistico mausoleo nel quale sono situate le tombe dei Sovrani Sabaudi da Vittorio Amedeo II a Carlo Alberto e di altri 50 fra principi e principesse.

PALAZZO REALE
Di epoca seicentesca, il Palazzo fu residenza dei duchi di Savoia, dei Re di Sardegna e dei Re d’Italia fino al 1865. Nel corso degli anni è stata più volte rimaneggiata e ampliata e abbellita al suo innterno dai più importanti rtisti che operarono a Torino.
Oggi sono visitabili gli appartamenti reali riccamente decorati e arredati dal XVII al XX secolo che documentano l’evoluzione del gusto dei sovrani sabaudi e conservano non soltanto mobili ma anche orologi, porcellane e argenti.

Non dimentichiamo però altri importanti testimonianze della storia di Torino come Palazzo Carignano, residenza sabauda e sede del Primo parlamento italiano o Palazzo Madama; il bellissimo santuario della Consolata o la Chiesa della Gran Madre di Dio. A Torino ha inoltre sede uno dei più importanti Musei dedicati esclusivamente alla cultura e all’arte dell’antico Egitto.

I CAFFE’ STORICI
Il turista che arriva a Torino rimane affascinato nello scoprire che parecchi caffè e locali storici hanno mantenuto la medesima struttura e la stessa atmosfera che accoglieva gli ospiti nell’Ottocento.  Tra le mura di questi famosi locali, esponenti della borghesia, politici e artisti sorseggiavano tè e gustavano golosi pasticcini discutendo di politica, di affari, di arte in un ambiente raffinato e accogliente.
Fra i caffè più famosi che ancora oggi si possono trovare per le vie di Torino sono il Caffè Del Cambio, nato nel 1757 e che ebbe illustri frequentatori fra cui il Conte Camillo Benso di Cavour, il Caffè confetteria Al Bicerin, nato nel 1763, dove venne inventato, e ancor oggi si può gustare, la bevanda più golosa di Torino, il bicerin fatto con caffè, cioccolato e crema di latte.
Ed ancora la  Caffè gelateria Fiorio, chiamato all’epoca  il caffè dei codini e dei Machiavelli, nato nel 1780 e meta di nobili, diplomatici e intellettuali, il Caffè San Carlo inaugurato nel 1822 e primo caffè d’Italia ad adottare, nel 1832, la luce a gas, il Caffè Platti, aperto nel 1870, che ebbe tra i suoi clienti affezionati anche il Senatore Giovanni Agnelli, fondatore della F.I.A.T., Luigi Einaudi e Cesare Pavese.
Altri locali tipici sono, infine, l’elegante Caffè confetteria Baratti aperto nel 1875, il Caffè Torinoinaugurato nel 1903 e salotto meta di tutta la società bene e il Caffè Mulassano aperto nel 1907, ritrovo abituale di Casa Reale, dei notabili di Corte e degli artisti del vicino Teatro Regio.

TORINO CITTA’ MAGICA
Torino è da sempre considerata in tutto il mondo, come Praga e Lione, una città magica in virtù di vari fattori: numerose sculture simboliche come rosoni, draghi, mascheroni, cani e leoni, collocate in vari punti della città, il trovarsi all’incrocio di due fiumi, il Po e la Dora Riparia, che rappresenterebbero, per gli esoteristi, il Sole e la Luna, ma soprattutto l’essere collocata geograficamente in un punto d’incontro di diverse linee sincroniche, ovvero energetiche, tutto ciò fa di Torino un luogo come pochi altri al mondo, meta di turisti appassionati di arti occulte che giungono qui alla ricerca di simboli magici ed esoterici.

TORINO WORLD DESIGN CAPITAL. NEL 2008 ARRIVA A TORINO L’ÉLITE DEL DESIGN
Fra i tanti prestigiosi riconoscimenti che la città di Torino ha ottenuto e ottiene, l’essere stata nominata, nel 2008, la prima World Design Capital da parte del Icisid (International Council of Societies of Industrial Design) rientra sicuramente fra questi.
Il World Design Capital è un progetto nato nel 2008 e ideato dal Icisid per celebrare quelle metropoli che hanno fatto del design lo strumento per reinventare se stesse e il mezzo per migliorare e sviluppare la vita sociale, culturale ed economica della città.
Torino ha fatto dunque da apripista nel 2008 con una serie di iniziative e appuntamenti che hanno avvicinato il grande pubblico al design coinvolgendolo in vari progetti e attività durante l’intero corso dell’anno , la palla è poi passata a  Helsinki  nel 2009 e a Seul nel 2010.

LUCI D’ARTISTA
Nata nel 1998 e giunta nel 2010 alla sua dodicesima edizione, Luci d’Artista è un’iniziativa che, nel periodo fra novembre e gennaio, trasforma la città di Torino in un grande e suggestivo museo all’aperto grazie all’esposizione di numerose opere d’arte luminose dal grande impatto scenografico realizzate dai più importanti esponenti dell’arte contemporanea nazionale e internazionale.
Piazze e vie cittadine assumono così colori spettacolari e il cielo della notte torinese diventa la tela di un grande quadro, dipinto attraverso le sfumature e i mille colori delle installazioni luminose che costellano la città.
Le Luci d’Artista sono un progetto inserito all’interno del programma del Contemporary TorinoPiemonte, un insieme organico di istituzioni, strutture, spazi, eventi e attori, attivo tutto l’anno per la valorizzazione dell’arte contemporanea.

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